sabato 19 settembre 2015

NOVITA' 2017: ARRIVANO LE LENTI BIONICHE!


L’obiettivo delle lenti bioniche è di eliminare gli occhiali e le lenti a contatto con questa nuova tecnologia garantendo una vista da occhio di falco.
Ocumentics Bionic Lens sono delle lenti che hanno l’aspetto di un piccolo pulsante e la tecnica per impiantarli risulta indolore, il tutto può essere fatto in un studio ambulatoriale in soli 8 minuti.
La procedura prevede il lavaggio dell’occhio con una soluzione salina, come in un operazione di cataratta, e pochi secondi dopo aver impiantato la lente sopra alle lente naturale dell’occhio la visione risulta immediatamente migliorata.
Per sviluppare questa tecnologia sono stati necessari 8 anni di ricerca e 3 milioni di dollari d’investimento fra ricerca, brevetti e procedure internazionali.
Se gli studi clinici andranno come previsto, queste lenti saranno disponibili dal 2017 e ne potranno usufruire tutte le persone che avranno superato i 25 anni di età, quando l’occhio risulta completamente sviluppato.
Se filerà tutto liscio fra un paio d’anni avremo a disposizione un’alternativa che potrebbe portare al pensionamento le lenti a contatto e gli occhiali, una soluzione definitiva in grado a quanto pare non solo di farci recuperare le diottrie perse, ma addirittura di migliorare le nostre capacità visive.


Ma sara' davvero una realta? O è solo fantascienza? Per avere delle risposte dobbiamo solo aspettare... e se sara' davvero realizzabile possiamo dire addio alle lenti a contatto e agli occhiali, pensate basteranno solo 8 minuti in ambulatorio per avere una vista bionica!

venerdì 18 settembre 2015

COME CUCINARE I SAIKEBON


Salve a tutti. Oggi vi faccio la recensione dei Saikebon. Per chi non conosce i Saikebon vi consiglio assolutamente di provarli, perchè oltre a cucinarsi velocemente sono davvero deliziosi.
I Saikebon è un tipo di pasta orientale ( se non sbaglio della Corea ), in Europa vengono prodotti e confezionati dalla Star quindi potete stare tranquilli, e sotto ho lasciato una guida e alcuni consigli di come prepararli:


Preparazione Saikebon in barattolo:
I Saikebon in barattolo sono molto veloci e pratici da preparare, basta bollire 1 e mezzo d'acqua e riempire il barattolo fino alla linea tratteggiata (impressa dentro la confezione). Dopodiché aggiungere la bustina e aspettare 3 minuti.
I Saikebon sono pronti, ma come possiamo migliorare il gusto e renderlo molto più mediterraneo?  Bene per quello al manzo, potete aggiungere un filo d'olio d'oliva, magari quello di casa. Potete aggiungere anche un po' di formaggio, come il grana, parmigiano, pecorino o perché no, la ricotta salata. Per avere meno brodo e un prodotto più al dente mettete solo un bicchiere di acqua bollente (200ml) magari li tenete 4 minuti. Un altra alternativa è quela di prepararli come da manuale, non metete la bustina, aspettate 3 minuti, o magari 2 se li volete più aldenti e fateli saltare in padella, aggiungete la bustina con un po' di acqua rimasta nel barattolo, una montagna di formaggio e magari un po' di speck tagliato a striscioline e cuocete per 1 minuto.
Preparazione Saikebon in busta:


I Saikebon i padella sono molto più deliziosi. La porzione è leggermente più abbondante e il sapore è più intenso, perché non avendo brodo i nudolini si insaporiranno di più. Bollite in un pentolino 150 ml di acqua. Buttate i nudolini e contate 3 minuti. Mettete per tutti i 3 minuti il coperchio e tenete una fiamma bassa.  Aggiungete il contenuto della bustina. Trascorso 1 minuto, girate su se stessi i nudolini e attendete un altro minuto. Dividete i nudolini, a piacere mantecateli con un filo d'olio. Lasciare asciugare il brodino e spegnere quando saranno passati i 3 minuti, totali. Potete aggiungere vari condimenti, sia a crudo che nell'ultimo minuti di cottura, come delle zucchine fritte tagliate a fiammifero, del ragù, del pomodoro saltato in padella con aglio e un filo d'olio, oppure aggiungere un soffritto di olio, aglio e peperoncino.
A crudo potreste aggiungere: formaggio grattugiato, pepe 4 stagioni, prezzemolo.
Se seguite questi consigli i Saikebon diventeranno uno dei vostri cibi preferiti, e se poi non aggiungete la bustina, ma un po' di sale, li scolate e aggiungete qualsiasi sugo italiano noterete che non hanno poi nulla di diverso della nostra amata e fidata, pasta asciutta.


giovedì 17 settembre 2015

8 CURIOSITA' DIVERTENTI SUL SESSO


1: Lo sapevi che il vibratore era inizialmente usato per trattare l’isteria nelle pazienti donne durante il 19° secolo? È uscito di recente in DVD e Blu Ray un film che parla proprio di questa cosa e si chiama “Hysteria”

2: Il sesso orale presenta i suoi benefici, infatti lo sperma contiene zinco e calcio…entrambi ottimi per la propria salute dentale!

3: Il famosso “rabbit”, il vibratore a forma di coniglio conosciuto per i suoi fenomenali orgasmi che può provocare, presenta su di esso una faccina sorridente; il motivo è che in Giappone inizialmente vedevano di cattivo occhio i vibratori con forme falliche.

4: La dimensione media di un pene eretto è 14 cm e quella di un pene flaccido di circa 8 cm.


5: Fare sesso permette di bruciare circa 200 calorie ogni mezz’ora. Vi siete mai chiesti perché la chiamano “ginnastica da camera”?

6: Questo non è divertente, ma sapevate che l’omosessualità è stata considerata una malattia mentale fino al 1973?

7: In Giappone se una donna viene tradita dal marito…può ucciderlo, a patto che lo faccia con le sue mani e senza armi. Aiuto!

8: Avete presente il burlesque che va tanto di moda in questo periodo? Ecco, generalmente le donne si esibiscono cone degli accessori per coprire i genitali noti come “merkins”. Nel quindicesimo secolo però le prostitute li usavano per nascondere i pidocchi e le malattie evidenti come la sifilide. Raccontatelo al vostro uomo la prossima volta che lo beccato incantato davanti ad uno spettacolo!

mercoledì 16 settembre 2015

CICRET BRACELET: NOVITA' PER IL 2016!


Immaginate di poter controllare il vostro smartphone toccando semplicemente la vostra pelle. Da oggi è possibile grazie al Cicret bracelet. Si tratta di un dispositivo che permette ai possessori di controllare una mail o guardare un film, proiettato direttamente sul loro avambraccio e controllare un’immagine utilizzando appunto la propria pelle come touchscreen.


Il piccolo proiettore contenuto nel braccialetto proietta l’immagine direttamente sulla pelle. Otto sensori di sensibilità a lungo raggio saranno in grado di rivelare ogni tocco.
Il braccialetto conterrà anche una porta USB, nonchè un supporto Bluetooth e Wi-Fi. Anche se sarà progettato in modo da poter eseguire una sincronizzazione con gli iPhone, il dispositivo può essere utilizzato anche da solo.
Ma dove andra' messa la carta SIM? Semplice non ci sara' nessuna SIM o meglio non ci sara' nessuna carta: il dispositivo permette di inserire i dati SIM nell’hardware, anzichè richiedere proprio la carta SIM.


È ancora in fase di sviluppo ma si pensa che possa essere presente sugli scaffali dei negozi entro giugno del prossimo anno.
Il prezzo di lancio sarà probabilmente tra 200-400 Euro e si potrà scegliere tra modelli di 16 e 32 GB, nonchè tra 10 colori diversi.




PASSIONE DRAMA


Salve oggi voglio parlarvi dei Drama, beh alcuni di voi penseranno: Drama? Ma che sono?
I Drama sono diciamo tradotto in italiano dei telefilm stranieri ma non Americani o Italiani ma ben si' Asiatici. A differenza dei telefilm italiani i Drama sono piu' strutturati e gia' e ne esistono di ogni genere; romantico commedia drammatici ecc... e si suddividono in:
1) Drama Coreani abbreviato KDrama
2) Drama Giapponesi abbreviato JDrama
3) Drama Taiwanesi abbreviato TWDrama
Ecc........


La particolarita' dei Drama è sono davvero coinvolgenti perchè una volta che iniziate a guardarli vi assicuro che inizierete a guardarli un po' tutti... provare per credere!
Ora penserete: ma dove e come faccio a vedere i Drama? Semplice, basta andare su Google e digitare VIKI drama, ovviamente esistono molti siti che trasmettono Drama ma VIKI è il migliore primo perchè ne ha moltissimi e secondo perchè potete selezionare qualsiasi lingua.
Adesso vi auguro buona visione a tutti!

martedì 10 febbraio 2015

I 10 SEGRETI CHE NON SAPETE DELLA NUTELLA

Siete proprio sicuri di sapere tutto sulla famosa Nutella, ovvero la crema alla nocciola che ha fatto venire l’acquolina in bocca a chiunque in tutto il mondo? Scopritelo subito!

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Ognuno di noi dovrebbe imparare ad apprezzare le proprie tradizioni, e, beh, se tra di queste si trova, come tutti voi ben saprete, anche la Nutella, dovremmo imparare a ricordarcelo e a tenere alto anche l’onore di questa grande invenzione, che senza dubbio è una delle più eccezionali in ambito culinario. D’altronde, si sa, a chi è che non piace la Nutella? Praticamente a nessuno, è qualcosa di scientificamente impossibile! Persino gli animali, nel momento in cui assaggiano questa fantastica crema di nocciola, sembrano diventare pazzi e dipendenti da essa! Dunque, godetevi ora insieme a noi le 10 cose che probabilmente nessuno di voi sapeva sulla Nutella! Sta per iniziare il countdown della classifica di oggi, tenetevi forte!

01: I primi tempi la Nutella veniva venduta in blocchi da tagliare
Iniziamo parlando della prima versione in cui venne diffusa per la prima volta la Nutella: il suo inventore, di nome Pietro Ferrero, di cui vi parleremo tra pochi punti sempre su questa classifica, nel bel mezzo di una fredda sera d’autunno del 1945 ebbe una idea alquanto eccezionale: quella di aggiungere del burro di cocco per ammorbidire un impasto che aveva creato con tanto di nocciole, zucchero e cacao. La crema che venne fuori, allora, fu subito da lui nominata “Pasta Gianduja”, ed era costituita da dei morbidi panetti che venivano confezionati con della carta stagnola, con l’obiettivo di poterli facilmente trasportare.

02: Tentativo di variazione: la Crema Kinder Vitaminizzata del 1969
Vi ricordate quando vi abbiamo raccontato che la Coca Cola aveva provato a cambiare nome e formula segreta? In realtà, non è stata l’unica grande azienda ad aver tentato di cambiare per migliorare o dare una svolta alle proprie vendite, nonostante i numeri fossero comunque ottimi: la Ferrero, per esempio, nel 1960, tentò di lanciare una variazione alla ricetta classica, cercando di far entrare anche la Nutella nella linea Kinder. Un chimico, di nome Francesco Rivella, ricevette l’incarico di creare la Nutella Vitamin, ovvero la “Crema Nutella Vitaminizzata”, con l’aggiunga di sostanze che erano adatte alla crescita, con l’obiettivo di invogliare le mamme ad acquistarlo e a farlo mangiare ai propri figli. Nonostante ciò, questo prodotto non uscì mai dalle aree test

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03: Quando e dove sono state date le prime spalmate di Nutella? 
Volete sapere come ha iniziato a diffondersi la nutella in ogni dove? I mercati italiani hanno avuto la brillante idea di offrire degli assaggi gratuiti, delle spalmate di nutella per ogni persona che si presentasse con un pezzo di pane. È stata una strategia di marketing di grande successo! Ovviamente, gli italiani si sono precipitati con il proprio pane nelle piazze di tutto lo stivale, che venivano riempite di gioia e allegria grazie alla presenza della Nutella! Vi immaginate cosa potrebbe accadere se qualcuno oggi riproponesse un’idea del genere?

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04: La fantastica idea di Pietro Ferrero, l’inventore della Nutella
Come ben saprete, la nutella è una crema gianduia a base di cacao e nocciole. Il suo inventore è Monsù Pietro, ovvero Pietro Ferrero, un uomo che ebbe la brillante idea di creare questa nuova crema, economica ed innovativa, che avrebbe potuto imporsi sul mercato a differenza del cacao che nonostante fosse molto pregiato era davvero troppo costoso. In pochissimo tempo, la nutella diventò un vero e proprio simbolo dell’Italia nel mondo!

05: Napoleone e Hitler sono i principali responsabili della nascita della Nutella 
Avete capito bene: Hitler e Napoleone sono responsabili della nascita della nutella! Il motivo è molto semplice: ognuno dei due, a suo tempo, ha fatto sì che il prezzo del cioccolato si impennasse, e che di conseguenza i mercati europei, compreso quello italiano, cercassero delle strategie per allungare il cioccolato, trovando nella nocciola l’ingrediente perfetto: proprio nel 1946, Ferrero inventò la “Pasta Gianduia”, rinominata “Nutella” nel 1964.

06: Nutella? “Mi piace”! La popolarità su Facebook 
Anche su Facebook, la pagina ufficiale della Nutella è partita subito forte: nel 2009, a poco tempo dal boom dei social network, era la terza pagina per numero di “Mi Piace”, dietro solo a quella di Barack Obama e della Coca-Cola. Ora, conta ben 30 milioni e mezzo di Mi Piace! Il che significa che sta vivendo una vera e propria crescita a livello internazionale!

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07: Alla conquista del mondo: la Nutella è reperibile in più di 75 Paesi in tutto il globo 
La Nutella si può acquistare in più di 75 Paesi in tutto il mondo! Inoltre, pare che tutti i barattoli di nutella acquistati ogni anno, se messi insieme, coprirebbero più di 1000 campi da calcio!

08: Una vendita eccellente: un barattolo di Nutella al secondo
Non è di certo possibile essere informati giorno per giorno sui risultati delle vendite di questi buonissimi barattoli di Nutella, ma una cosa è certa: secondo quanto riportato da uno studio di qualche anno fa, in alcuni momenti si è arrivati a vendere un barattolo più o meno ogni 2,5 secondi! Si tratta di un dato veramente incredibile, se teniamo a mente che nasce una persona ogni 8 secondi.

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09: La più grande colazione di tutti i tempi… con Nutella
Secondo quanto riportato dai dati del solito Guinness World Records, la più grande colazione di tutti i tempi si è consumata in Germania, nel 2005, durante la celebrazione del 40esimo anniversario della nutella! Ben 27.854 persone si sono riunite a Gelsenkirchen per mangiarne un po’! Una vera e propria… colazione dei campioni! Forse è proprio per questo che nel corso del tempo si è iniziato a chiamarla così!

10: Esiste una giornata mondiale della Nutella
Un’idea veramente fantastica, e molto probabilmente tutti coloro che in questo momento hanno letto di questa incredibile giornata per la prima volta nella loro vita, si staranno mangiando le mani per non aver avuto la possibilità di partecipare ad un evento del genere. È partito tutto dall’idea di due blogger italiani, che hanno deciso di consacrare il proprio amore per la Nutella: dal 2007, il 5 febbraio si celebra il giorno della nutella! Si mangia, si condividono ricette gustosissime, e si dimostra al mondo che basta avere un sogno e un cucchiaio, e tutto è possibile! E voi, la pensate così o siete più melodrammatici? Alla prossima, curiosoni!


venerdì 23 gennaio 2015

CONSIGLI SU COME AVERE DENTI BIANCHI SENZA L'AIUTO DEL DENTISTA

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un sorriso splendido splendente? Forse ce l’avete già. E se allo specchio vi sembra di vedere denti opachi potrebbe essere solo una vostra idea. Dice il medico Luciano Rizzo, dentista e naturopata: «Molto spesso le pazienti vengono da me convinte di avere i denti di un colore lontanissimo da un bianco accettabile e invece non è così. Non bisogna prendere come paragone soltanto la parata di “perle” accecanti che brillano in tv: spesso hanno un aspetto tutt’altro che genuino». Per aiutarvi a mantenere la brillantezza, vi indichiamo i metodi naturali più efficaci. Con una sola avvertenza: per denti wellness non utilizzateli con insistenza ma a intervalli, in modo da conservare al massimo lo strato di smalto. Scommettiamo che avete in casa la maggior parte degli ingredienti?
1) Cosa serve
Spazzolino, bicarbonato.
Come si fa
Appoggiate le punte delle setole dello spazzolino nel bicarbonato. Bagnate con qualche goccia d’acqua e strofinate delicatamente. Poi sciacquate. «Il bicarbonato è uno degli sbiancanti casalinghi migliori in assoluto. Va usato però con cautela, considerato il suo effetto abrasivo. Non si deve irruvidire lo smalto» avverte il dottor Luciano Rizzo, che esercita la professione a Trieste.
Quando Non più di 1 volta al mese
2) Cosa serve
Succo di limone, sale, curcuma in polvere.
Come si fa
Dopo aver lavato i denti, fate un ultimo sciacquo con succo di limone al quale avrete aggiunto mezzo cucchiaino di sale e di curcuma. La leggera acidità del succo e il lieve attrito dei granelli migliorano subito l’aspetto della superficie dei denti. La curcuma invece ha proprietà antinfiammatorie, utile se avete le gengive un po’ arrossate.
Quando Non più di 1 volta al mese
3) Cosa serve
Una fragola non troppo matura
Come si fa
Tagliate la fragola a metà e poi passatela sui denti, insistendo sulle macchie più ostinate. La lieve acidità del frutto aiuterà a indebolire gli accumuli di pigmenti dovuti alle bevande più scure che macchiano lo smalto.
Quando Non più di 2 volte al mese  
4) Cosa serve
Aceto di mele.
Come si fa
Versate due dita di aceto di mele in un bicchiere, bevetelo trattenendolo in bocca per un minuto circa in modo da sciacquare tutti i denti. «Anche in questo caso è l’acidità che agisce sulle “ombre” lasciate da tè, caffè, fumo di sigaretta» spiega il dottor Rizzo.
Quando
Non più di 1 volta alla settimana
5) Cosa serve
Una foglia fresca di salvia.
Come si fa
Stendete la foglia sul dito indice e, come se fosse uno spazzolino, passatela sui denti, con movimenti lenti e rotatori. Oppure potete spezzarla finemente e mescolarla al dentifricio. La salvia è ricca di sostanze disinfettanti, per questo è perfetta per proteggere le gengive e combattere l’alito cattivo. In più rispetta lo smalto dei denti, che rende lisci e lucenti. Quando 2 – 3 volte la settimana
6) Cosa serve
Un ramoscello dell’albero di araak (Salvadora persica), diffuso in Medio Oriente.
Come si fa
Si passa su denti e gengive delicatamente, come se fosse uno spazzolino. Contiene fluoro, silicio e vitamina C e altre sostanze detergenti, astringenti e antibatteriche. Vi sono tracce anche di enzimi che prevengono la formazione della placca. Si trova nelle erboristerie con il nome di siwak. È utilizzatissimo dai musulmani come spazzolino da denti naturale.
Quando
Più volte alla settimana
7) Cosa serve
Olio d’oliva, una garzina sterile
Come si fa
Piegate la garzina e versatevi sopra qualche goccia di olio d’oliva, poi passatela sui denti con movimenti circolari. L’olio d’oliva, grazie alla sua bassissima acidità, attacca le macchie ma è delicato nei confronti dello smalto.
Quando
Non più di 1 volta a settimana
8) Cosa serve
La buccia di un limone o di un’arancia
Come si fa
Strofinate sui denti la parte interna (quella bianca) della buccia dell’agrume. L’azione meccanica è simile a quella di una morbida gomma. Potete farlo, per esempio, in caso di emergenza a fine pasto, magari quando siete fuori e non avete proprio la possibilità di lavarvi con lo spazzolino. In aggiunta, alcuni esperti consigliano anche di finire il pranzo addentando una mela o sgranocchiando un gambo di sedano: puliranno meglio gli spazi difficili da raggiungere, quelli fra dente e dente.
Quando
In ogni occasione gli strumenti giusti Per lavare bene i denti è essenziale essere attrezzati. Spiega il dottor Rizzo: «Scegliete gli spazzolini con le setole sintetiche, perché hanno la punta arrotondata per non graffiare le gengive, sono f o
Anche i movimenti contano molto
Per avere un’igiene profonda della bocca è necessario fare i movimenti giusti, come rileva il dottor Luciano Rizzo: «È fondamentale usare bene lo spazzolino: non bisogna strofinare in orizzontale, destra-sinistra, che è un’abitudine sbagliata, ma in su e in giù. Più precisamente: dal basso verso l’alto nell’arcata inferiore e dall’alto verso il basso per quella superiore». Durante lo strofinamento, meglio inclinare lo spazzolino in modo che le setole “spingano” lontano i batteri e la placca che si forma vicino alla gengiva.
Gli strumenti giusti
Per lavare bene i denti è essenziale essere attrezzati. Spiega il dottor Rizzo: «Scegliete gli spazzolini con le setole sintetiche, perché hanno la punta arrotondata per non graffiare le gengive, sono facili da risciacquare e asciugano in fretta, scongiurando il proliferare dei batteri». Un consiglio per i punti nascosti: «Bene l’uso del filo interdentale ma spesso questo strumento sposta da un punto all’altro i residui. È meglio completare la pulizia con il getto d’acqua dell’idropropulsore, la cui pressione spazza via ogni minima rimanenza». in fretta, scongiurando il proliferare dei batteri».